Itinerario a tema – Caravaggio
Il nostro itinerario guiderà i visitatori per le vie del centro storico di Roma alla scoperta dei capolavori del grande artista Michelangelo Merisi detto il Caravaggio.
Si parte dalla Galleria Borghese che gode del primato di possedere la serie più numerosa di opere di Caravaggio, qui, infatti, è possibile ammirare ben sei tele del tormentato artista: il Fanciullo con canestro di frutta (1593–1594) e il Bacchino malato (1593–1594 ) opere giovanili provenienti dal sequestro della collezione del Cavalier d’Arpino, la Madonna dei Palafrenieri (1605–1606) commissionata dall’Arciconfraternita dei Palafrenieri papali per il loro altare nella basilica di San Pietro, dalla quale venne poi rifiutata e in seguito acquisita dal nipote di Paolo V Borghese, David con la testa di Golia (1605–1606) realizzato durante il suo secondo soggiorno napoletano probabilmente per ottenerne la benevolenza del cardinale Scipione Borghese nella prospettiva di un ritorno a Roma. San Girolamo scrivente (1605–1606) eseguito direttamente per il cardinale Scipione Borghese come segno di gratitudine del pittore che era stato tratto fuori da un guaio con la giustizia e Ritratto di Papa Paolo V (1605-1606).
L’itinerario prosegue verso il Casino Ludovisi dove, nella piccola volta del camerino del laboratorio alchimistico, Caravaggio dipinse ad olio su muro le divinità Giove, Nettuno e Plutone, figli di Cronos, signore dell’Universo.
Continuiamo verso la Galleria Nazionale d’Arte Antica, Palazzo Barberini dove troviamo la Decapitazione di Oloferne che può essere identificata con la Giuditta dipinta da Caravaggio per il banchiere Ottaviano Costa e il Narciso la cui attribuzione a Caravaggio, assai dibattuta, è stata oggi definitivamente accolta dopo il restauro.
La prossima tappa è la Galleria Doria Pamphilj, qui è possibile ammirare Il Riposo dalla fuga in Egitto che riassume in maniera efficace il periodo di formazione dell’artista e La Maddalena.
Ci spostiamo quindi verso la Pinacoteca Capitolina dove sono conservati la Buona Ventura che fu realizzata per il cardinale Del Monte ed è databile al 1594 e Il San Giovanni Battista dipinto pressoché dimenticato fino a quando venne riscoperto con clamore nel 1953 all’interno dell’ufficio del sindaco. Si tratta probabilmente del dipinto pagato a Caravaggio nel 1602 dal nobile Ciriaco Mattei che lo commissionò in relazione al nome del suo primogenito Giovanni Battista, che lo ereditò.
Anche i maestosi Musei Vaticani conservano una testimonianza del celebre artista: la Deposizione di Cristo , realizzata tra il 1602 e il 1604.
A questo punto il nostro itinerario alla scoperta delle opere di Caravaggio presenti a Roma si sposta nelle chiese, prima tra tutte la Chiesa di San Luigi dei Francesi, tra il 1599 e il 1600 il pittore eseguì, nella cappella Contarelli, la Vocazione di san Matteo e il Martirio di san Matteo, qui l’artista interpreta in maniera originale una tendenza della pittura della Controriforma che insisteva nella celebrazione dei santi martiri.
Sempre nella Chiesa di San Luigi dei Francesi troviamo la seconda versione della pala con San Matteo e l’angelo, la prima fu rimossa, perché non era stata gradita.
Lasciata San Luigi dei Francesi entriamo nella Chiesa di Sant’Agostino, sull’altare della prima cappella a sinistra, appartenuta alla famiglia Cavalletti è collocata la Madonna dei Pellegrini.
Per completare il nostro giro delle chiese di Roma sulle orme di Caravaggio non può mancare la chiesa di Santa Maria del Popolo, a sinistra dell’altare maggiore è la cappella Cerasi. Qui accanto alla pala centrale di Annibale Carracci troviamo due celebri quadri di Caravaggio raffiguranti la Conversione di san Paolo e la Crocifissione di san Pietro.